La mia passione per i giardini e la natura non nasce in un preciso momento, credo di averla da sempre, in parte arrivata in eredità, in parte incentivata dai miei genitori. Sono cresciuta in campagna e l’elemento naturale mi ha sempre circondato. La mia paghetta era la ricompensa per levare la gramigna dalle aiuole delle rose, spazzare le foglie e raccogliere la lavanda. I miei migliori autunni passavano tra vendemmie e raccolte delle olive. In quel periodo nasce anche la passione per la fotografia naturalistica e il disegno botanico. Passavo ore dietro a insetti o in osservazione di un singolo fiore. Ancora oggi queste due passioni identificano e caratterizzano il mio modo di lavorare: osservazione, ascolto e immaginazione.

Da grande mi sono iscritta alla facoltà di agraria, perché “tutto nasce dalla terra”, ma il mondo prettamente agronomico non era abbastanza per me. Così, un mese dopo la laurea mi sono iscritta al corso di giardiniere qualificato alla Scuola Agraria del Parco di Monza, 8 mesi intensivi con tirocini tutti i mesi. 

Il resto della storia è relativamente semplice. Prima giardiniera a farmi le ossa, poi titolare di un vivaio molto particolare. L’approdo alla progettazione è stato naturale, una vera e propria folgorazione. Grazie alla laurea magistrale in architettura del paesaggio ho sviluppato quelle competenze trasversali che ritengo fondamentali per poter seguire i miei clienti a 360°. Il lavoro sul campo mi ha poi arricchito di tutte quelle conoscenze pratiche frutto di un confronto continuo con i professionisti del settore.